IL CALENDARIO DELLA RIVOLUZIONE FRANCESE
(o calendario Rivoluzionario)

La Rivoluzione Francese, oltre ai profondi e radicali cambiamenti di ordine politico e sociale impressi nell'evoluzione e nella storia della Francia, e non solo, estese il suo accattivante vento innovatore anche nel campo scientifico, artistico e culturale di tutto lo scenario transalpino. Furono adottate, fra le altre, la riforma del sistema metrico decimale, che non senza difficolta' e traversie le e' sopravvissuto sino ai giorni nostri, e quella del calendario civile che, simbolo e vessillo della laicita' del nuovo stato, tramonto' invece per volere di Napoleone Bonaparte quando, nel 1806, reinstauro' il calendario Gregoriano.

Il calendario Rivoluzionario (o Repubblicano) fu approvato alla Convenzione dell'Ottobre 1793 e rimase in vigore dal 24 Ottobre dello stesso anno sino al 31 Dicembre 1805.

Una apposita commissione costituita da astronomi, matematici (come Lagrange e Monge) e letterati facenti parte del "Comitato di Istruzione Publica in seno alla Convenzione Nazionale"; stabili' che il nuovo calendario, ispirato al modello dell'antico calendario egizio tuttora usato dai Copti, fosse costitutito da 12 mesi di 30 giorni ciascuno, piu' altri cinque (o sei negli anni sestili gli equivalenti dei nostri bisestili) giorni aggiuntivi. I dodici mesi furono divisi in quattro stagioni: Vendemmiaio, Brumaio e Frimaio per l'autunno, Nevoso, Piovoso e Ventoso per l'inverno, Germinale, Floreale e Pratile per la primavera e Messidoro, Fruttidoro, Termidoro per l'estate. Il nome dei mesi, definiti dal poeta Fabre d' Eglantine, si ispirarono cosi' alle sfumature del clima e ai momenti della vita contadina francese.

raffigurazione del mese Vendemmiao

A titolo di esempio, per comprendere meglio, secondo il calendario rivoluzionario oggi sarebbe il :

Occorre inoltre tenere presente che:

IL CAPODANNO FU SPOSTATO AL 22 VENDEMMIAO

Ma poteva avvenire il 22 ,il 23 o il 24 (del Settembre gregoriano) ed era deciso, ogni anno, dagli astronomi dell'Osservatorio Astronomico di Parigi, nel momento esatto in cui si verificava l'equinozio di autunno.

IL MESE NON ERA PIU' DIVISO IN SETTIMANE MA IN TRE DECADI.
- PREMIERE DECADE - SECOND DECADE - TROISIEME DECADE -

Occorreva poi recuperare cinque giorni (o sei negli anni bisestili). Questi giorni furono chiamati "epogomeni", cioe' "aggiunti" o sans-culottides. I giorni della decade si chiamarono:

PRIMDI - DUODI - TRIDI - QUARTIDI - QUINTIDI - SEXTIDI - SEPTIDI - OCTIDI - NONIDI - DECADI

I giorni complementari (sans-culottides), sempre festivi
ma che non rientrano nel calcolo delle decadi sono: