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uest'opera, apparsa nel 1596, e' di grande interesse per due motivi molto diversi. Da una parte Keplero espone in maniera molto chiara la teoria Copernicana, mostrandone i vantaggi rispetto a quella Tolemaica; in secondo luogo ci rivela un'aspetto del suo pensiero, estremamente fertile legato alle concezioni astrologiche e cabalistiche. Egli ritenne di dover necessariamente dare una spiegazione convincente del perche' i raggi e le eccentricita' delle orbite dei pianeti abbiano quei particolari valori e non altri. Il suo tentativo di affrontare questo problema fu indubbiamente considerevole. Poi sostitui' due sfere per ogni singola sfera, prese cioe', due sfere per ogni pianeta che rappresentavano il valore massimo e il valore minimo della distanza del pianeta dal centro. "Ubi materia, ibi geometria"
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