ASTROLOGIA: SCIENZA O SUPERSTIZIONE?Conferenza-dibattito Venerdi', 24 gennaio 2003 |
CHE COS'E' L'ASTROLOGIADa oltre quattro millenni l'uomo osserva sistematicamente il cielo, traendone regolarita' e analogie con gli eventi terrestri, con il duplice scopo di rassicurarsi e di prevenire le difficolta' che, inevitabili, gli si presentano. Dalla Mesopotamia alla Grecia, dal mondo romano a quello arabo, dal Rinascimento alla crisi nel periodo Illuministico, dalla rinascita dell'Ottocento all'attuale diffusione, l'Astrologia e' un fenomeno culturale dal quale qualsiasi storia della civilta' non puo' prescindere, indipendentemente dal giudizio che se ne possa dare sui suoi fondamenti teorici e sulla sua pratica (cfr.E.Garin, Lo Zodiaco della vita, ed. Laterza). La piu' importante sistemazione del corpus teorico astrologico la dobbiamo a Claudio Tolomeo, che nel Tetrabiblos attua anche la prima distinzione tra "Astronomia", scienza certa del movimento degli astri, e "Astrologia", scienza, non ugualmente esatta, del rapporto tra i fenomeni celesti descritti dall'Astronomia con la vita sulla Terra. Tolomeo, diversamente da quanti fanno perentorie previsioni ancora oggi, sapeva bene che le ipotesi astrologiche sono si' probabili, ma non certe, dato che si applicano ad un soggetto complesso, quale e' l'uomo. Eppure in quei primi secoli dopo Cristo, la fiducia nel responso degli astri era talmente forte da obbligare i Padri della nascente Chiesa cattolica a pronunciarsi in difesa del "libero arbitrio" rispetto alle "inclinazioni degli astri", comunemente accettate ("astra inclinant, non necessitant", S. Tommaso d'Aquino). Nella storia dell'Astrologia il momento piu' oscuro e', paradossalmente, l'Illuminismo, almeno in certi suoi eccessi "scientisti", che portarono alla negazione pregiudiziale di qualsiasi teoria non basata sulla verifica della scienza sperimentale galileiana. L'Astrologia, cacciata dalle Universita', rimase, con tante deformazioni, negli almanacchi per i contadini, nelle frammentarie conoscenze "occulte" di sedicenti maghi e fattucchieri, o nelle conoscenze riservate a ristrette cerchie di esoteristi. Sara' necessario attendere Carl Gustav Jung per liberare gli astri e l'uomo da questo rapporto di dipendenza, recuperando la dimensione simbolica di questa disciplina e rendendo l'individuo libero di vivere la sua costellazione interiore secondo le proprie valutazioni (cfr.C.G.Jung, La sincronicita', ed. Boringhieri).
BASI ASTRONIMCHE DELL'ASTROLOGIA Visti dalla Terra, i pianeti del sistema solare sembrano ruotare intorno a noi lungo una fascia, lo Zodiaco, che circonda simbolicamente il globo terrestre.
Questa visione "geocentrica" e' solo uno degli innumerevoli punti di osservazione del sistema solare: dalla Luna avremmo un'altra rappresentazione, come pure da Marte o dal Sole.
Eppure, gli astronomi rimproverano agli astrologi di ostinarsi ad usare un punto di vista "geocentrico", come se cio' fosse dovuto all'ignoranza rispetto al modello copernicano! Vorrei chiedere loro quale sarebbe l'utilita' di una rappresentazione del sistema solare visto dal Sole: noi abitiamo forse li'? Quindi, noi manteniamo la visione geocentrica, per il semplice fatto che la nostra vita, le nostre esperienze, si svolgono su questo pianeta, qui confluiscono e si imprimono nel nostro animo le immagini e i simboli che osserviamo in un cielo stellato... Inoltre, e' importante tener presente che l'infinita varieta' di rapporti angolari fra i pianeti (armonici, dissonanti, consonanti), avvengono avendo come punto focale l'individuo, nel suo esistere in un dato luogo e in un dato tempo.
Partendo da tali elementi, l'astrologo elabora la propria analisi, tenendo conto dei principi della disciplina e del contesto sociale e culturale in cui le potenzialita' espresse nella carta del cielo si sviluppano. Soltanto a quel punto, l'astrologo potra' avanzare delle ipotesi realistiche relative al carattere, al temperamento, alle predisposizioni e alle capacita' dell'individuo a cui si riferisce il tema.
ASTROLOGIA E LEGGE DI SINCRONICITA' Anche se non tutti gli astrologi condividono tale teoria, una delle spiegazioni piu' logiche del perche' l'Astrologia "funzioni", nonostante la sua apparente irrazionalita', e' il principio o legge di "sincronicita'", formulato da Carl Gustav Jung. Nel suo saggio "Sulla sincronicita'", Jung spiega le basi delle diverse forme di divinazione con un'unica legge, fino a quel momento non ben esplicitata, che poteva consentire di superare il meccanicismo del diffuso e accettato principio scientifico della "causa ed effetto". Egli afferma che non tutti i fenomeni connessi hanno un rapporto per il quale uno e' causa dell'altro. Due fenomeni possono, invece, essere in relazione di "significato", non causale, e di "sincronicita'". Cosi', se io osservo il volo degli uccelli per trarre gli auspici relativi all'andamento di una battaglia in corso a mille miglia di distanza, quel fenomeno non e' causa di qualcosa, ma semplicemente, la indica, ne e' un "significatore". Allo stesso modo, le posizioni planetarie al momento della nascita di un individuo, non lo "influenzano" in qualche strano modo, ma semplicemente ne indicano la "natura": "Come e' in alto, cosi' e' in basso" (Ermete Trismegisto, "Tavola smeraldina").
LE RICERCHE SCIENTIFICHE IN ASTROLOGIA Negli ultimi decenni si sono moltiplicati i lavori di ricerca in campo astrologico, metodologicamente sempre piu' corretti. Cio' ha spinto uno scienziato del livello di Hans J. Eysenck a dare vita ad una Commissione internazionale per l'analisi delle Ricerche Obiettive in Astrologia (C.O.R.A.). Tale Commissione si e' data il compito di vagliare le piu' significative ricerche condotte con metodo scientifico in campo astrologico. Un ottimo risultato del lavoro di Eysenck e del suo collega Nias e' il saggio "Astrologia: scienza o superstizione", del quale sono debitore per il titolo che ho dato a questa conferenza. Gli autori, con obiettivita' e rigore scientifico, analizzano numerose ricerche prodotte in campo astrologico, al fine di dare una risposta alla domanda se l'Astrologia si possa considerare una scienza o meno. Con molta onesta', la conclusione dei due scienziati e' che, allo stato attuale delle ricerche, non sia possibile dare una risposta certa: non si puo' affermare, senza un ragionevole dubbio, ne' che essa sia del tutto valida, ne' che sia del tutto infondata. Fin qui arriva la voce del mondo scientifico piu' rigoroso. Per andare oltre, per comprendere il messaggio astrologico, e' necessario, a questo punto, fare un salto qualitativo, usare "l'intelligenza del cuore".
ASTROLOGIA: L'ARTE DI INTERPRETARE I SEGNI CELESTI L'interpretazione di un tema di nascita e' qualcosa di complesso, in cui confluiscono anche elementi scientifici, quali quelli astronomici.Una delle maggiori difficolta' e' costituita dalla presenza, nello stesso tema, di significati contrastanti. Facciamo un esempio: un soggetto che abbia il Sole in Ariete e l'Ascendente in Capricorno, verra' considerato, per la sua natura solare, impulsivo e generoso, incostante e temerario, e, al tempo stesso, per la natura dell'Ascendente, prudente, schivo, riflessivo e tenace. In effetti, tali caratteristiche (ed altre ancora!) saranno presenti nella sua personalita': compito dell'astrologo e' valutare il peso di ciascun elemento e integrarlo nella struttura complessiva della personalita' di quel particolare individuo. L'Astrologia, a condizione di non scivolare nel determinismo, ci puo' rendere piu' consapevoli delle forze che ci muovono e, quindi, piu' liberi. altri articoli di Pippo Palazzolo su FISA
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