il dio Marte

 

ASTROLOGIA: TEMPO DI BILANCI

di Pippo Palazzolo

 

Fra astrologi si avverte, di tanto in tanto, l'esigenza di fare il punto sullo stato di "salute" della disciplina. Cio' e' tanto piu' necessario di fronte alla diffusione di massa di questa materia, peraltro cosi' complessa. Sempre piu' spesso ci troviamo di fronte a nuovi stereotipi, vere e proprie "maschere", che cominciano ad essere utilizzati con preoccupante frequenza. Il segno solare o l'Ascendente (che non e' piu' consentito ignorare!) sono ormai i nuovi punti di riferimento nella difficile ricerca di identita', nella generale crisi che sta travolgendo i riferimenti tradizionali: ruolo familiare, professione, fedi religiose, ideologie. E cosi' troviamo confortante identificarci con un simbolo zodiacale e orientarci, nella valutazione del nostro prossimo, secondo lo stesso schema.
E' quasi superfluo dire quanti rischi comporta un atteggiamento del genere: appiattiamo la nostra complessita' di esseri umani ad un semplice simbolo, sia pure ricco di tante suggestioni e sfumature; perdiamo di vista la globalita' dell'individuo, riducendolo al suo riflesso celeste, oltre tutto ad una piccola parte di esso (il Sole e l'Ascendente).

Astrologi

Ci ingabbiamo in un modello che non ci fa cogliere le tante piccole sfumature che potremmo vedere eliminando i paraocchi astrologici; ci deresponsabilizziamo ("che ci posso fare, sono fatto cosi', e' il mio segno...") e attribuiamo al Cielo cio' che e' solo il risultato della nostra condotta.

la centralita' dell' Io
A questo punto ce n'e' abbastanza per avere voglia di voltar pagina e non ragionare piu' in termini astrologici, almeno se si ha a cuore la liberta' e l'evoluzione personale e non la creazione di nuove dipendenze. Detto da chi, come me, pratica l'astrologia da oltre 18 anni, questo discorso puo' sembrare un ripudio, un'abiura: niente di tutto questo! L'astrologia merita probabilmente il titolo di regina delle scienze, che le veniva anticamente attribuito (almeno in quel contesto culturale). Ci sono pero' almeno due considerazioni da fare: l'astrologia che viene diffusa e praticata oggi (in genere) non e' piu' una creazione artistica e scientifica, come avveniva un tempo, e l'uso che se ne fa e' fortemente condizionato da schemi culturali lontanissimi, se non opposti, da quelli della Tradizione.

Oggi si chiedono all'astrologia rassicurazioni sul futuro nei tre classici campi "amore/salute/lavoro", l'astrologia, da scienza sacra e' scivolata a vademecum per orientarsi nell'alienazione quotidiana: bel progresso!

Anche partendo da queste considerazioni, con alcuni amici abbiamo deciso di dare il via a una serie di incontri/confronti sulle nostre esperienze astrologiche, nella speranza di contribuire a riportare l'arte urania al suo ruolo originario: orientare l'uomo nel suo percorso terreno, liberandolo dai condizionamenti e aiutandolo a scoprire la sua vera essenza.

Forse sara' ambizioso, ma se non e' questo l'obiettivo dell'astrologia, meglio fare altro...

 

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il Prof Pippo Palazzolo
Laureato in Scienze Politiche e Sociali e gia' docente di Diritto ed Economia dal 1986, attualmente ricopre l'incarico di Dirigente Scolastico presso il Ministero dell'Istruzione Universita' e Ricerca. Dopo alcuni anni di studi e ricerche maturate nel campo delle discipline tradizionali, fra le quali l'Astrologia, da' vita, a Ragusa nel 1984, ad una Delegazione del CIDA, Centro Italiano di Astrologia di Torino, allo scopo di promuovere lo studio e l'approfondimento di questa disciplina. Pippo Palazzolo fonda, nel 1988, l'A.s.tr.um., Associazione per gli Studi Tradizionali e Umanistici, di cui e' tuttora Presidente. Nel 1996 promuove e dirige la rivista culturale "Le ali di Ermes", oggi visibile on-line, sul sito Le Ali di Ermes.

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