A seguito delle ricognizioni necroscopiche effettuate sui resti nel 1901 e, piu' recentemente, durante la riesumazione eseguita nel Novembre 2010 dall'equipe del Prof. Jens Vellev dell'Universita' di Aarhus, si era in un primo momento pensato e sostenuto che la morte dell'astronomo Danese fosse stata causata da avvelenamento. Massicce dosi di mercurio, assunte probabilmente per debellare una peristente infezione urinaria, erano state, infatti, rintracciate nei suoi resti. Esami piu' approfonditi condotti nel 2011, hanno invece confermato che il decesso di Tycho Brahe e' avvenuto realmente, come si era presupposto per tre secoli, in conseguenza a complicanze genito-urinarie (esplosione della vescica) postume alle intolleranze e alle abitudini del grande astronomo. I sintomi si erano presentati, infatti, il giorno seguente ad un banchetto dove Tycho si sarebbe astenuto dalla minzione, nonostante le libagioni e i pressanti stimoli, per non contravvenire all'etichetta del tempo. |