il dio Marte

 

UN'ANALISI SUL MODO DI AMARE DI VENERE ATTRAVERSO
LA SUA POSIZIONE NEI QUATTRO ELEMENTI

di Paolo Crimaldi

 

Quando mi sono imbattuto nel libro di Nadia Neri sulle donne di Jung, e di li' incuriosito ho approcciato il saggio di Toni Wolff "Forme strutturali della psiche femminile", mi e' sembrato di trovare una descrizione ben precisa delle tipologie elementali di Venere, e il modo di vivere ed amare a seconda dell'elemento in cui essa si trova. Per cui qui di seguito tentero' una sintesi tra l'opera della Wolff e le interpretazioni della Venere astrologica nei quattro elementi e nei segni in essi contenuti, nonche', per traslazione, nelle case cosignificanti.

La Wolff delinea quattro tipologie psichiche riferite a modelli di donne, basati su due coppie di opposti: Madre - Etera sul piano personale che si contrappongono a loro volta al piano impersonale della coppia Medium - Amazzone. Chiaramente rappresentando Venere come Anima per l'uomo, cioe' la sua controparte sessuale, come ha ben evidenziato Jung, i significati calzano bene anche per lui e talvolta sembrano modellati piu' su una tipologia maschile che femminile.

Partendo dalla prima forma che e' costituita dalla Madre e associata alla posizione di Venere nei segni di Terra (Toro, Vergine, Capricorno), troviamo che questo archetipo ci da' una donna che tende a proteggere, ad occuparsi amorevolmente, o comunque sempre con grande senso di responsabilita', di tutto cio' che nella persona affidata alla sue cure non e' ancora sviluppato e necessita di protezione e accudimento. Chiaramente tutto cio' ha anche una valenza negativa, legata eccessivamente alla cura ossessiva, angosciosa del proprio oggetto d'amore, anche se questi si e' emancipato e non ha piu' bisogno del suo aiuto. In tal caso puo' capitare che queste persone sviluppino una particolare attitudine a mantenere il ruolo di madre, tra sentimenti di vera dedizione e abnegazione, ad altri di rabbia e frustrazione, anche quando l'altra persona e' andata via e ha preferito proseguire da sola, sulle proprie gambe senza dover piu' dipendere da lei.Questa forma di "femminile" la si ritrova chiaramente anche nel modo di amare. Ossia queste persone tendono ad essere materne nei confronti dei loro partner, cercando di agevolare la loro vita, assumendosi responsabilita', a volte anche grandi, pur di far star bene la persona che hanno scelto di amare.

Tutto cio' da' loro un forte potere, il piu' delle volte del tutto inconsapevole a livello di scelta, sulla vita dell'altra persona e una forma di sicurezza che ben si allinea alle necessita' dell'elemento Terra della loro Venere natale, senza pero' dimenticare anche il grande costo che richiede sia in termini personali che non.

Le sfumature, naturalmente, possono essere anche abbastanza definite a seconda del segno in cui cade Venere. In Toro sicuramente possiamo veder presente per antonomasia l'archetipo della Grande Madre, di colei che quando ama protegge e avvolge, rende unico il proprio partner e lo fa sentire al centro della propria attenzione, anche se poi gli richiede la quasi totale abnegazione a lei. Mentre, se Venere si trova nel segno della Vergine, si tratta di un modo di amare e dedicarsi sicuramente materno, ma molto piu' attento all'esterno, ai bisogni concreti, pratici, cercando di organizzare accuratamente la vita di coppia e trovando sempre l'occasione per non avere tempi morti, poiche' l'imprevisto, o anche il semplice silenzio, le mette una forma di angoscia che puo' condurla nel caos piu' totale.Comunque in genere sceglie il partner sempre meticolosamente e raramente si lascia andare alle folli passioni, perche' per quelle c'e' sempre l'opportunita' del tradimento, dell'avventura vissuta nella piu' totale passionalita', ma sempre pero' fine a se stessa. Infine la Venere nel segno del Capricorno porta la persona ad amare in modo prospettico - finalistico, tanto per usare un termine mutuato dal lessico junghiano, ossia la sua dedizione verso il partner e all'interno del rapporto e' sempre diretta verso uno scopo, un obiettivo da realizzare. Il suo prendersi cura dell'altro non e' un semplice e disinteressato atto d'amore, ma e' una "assicurazione" sul futuro, un po' come una volta lo erano i figli per i genitori quando non c'erano pensioni e sostegni di welfare che permettevano di poter continuare a vivere anche se non si poteva piu' lavorare ed avere quindi una fonte di reddito. Naturalmente non bisogna pensare a questa persona come una razionale, fredda e cinica, perche' ha dei forti sentimenti che necessitano solo della sicurezza che la storia puo' avere un futuro per potersi poi manifestare.

La forma opposta a quella della Madre e' l'Etera, detta anche compagna, colei che ha la funzione di rendere il proprio partner forte, di infondergli autostima e spingerlo verso traguardi ch,e senza di lei, gli sarebbero molto probabilmente preclusi. Ha il potere di aiutare il suo compagno a raggiungere uno sviluppo della personalita' completo, a fargli fare contatto con la sua Ombra e con la parte soggettiva della sua Anima, anche se cio' puo' presentare degli inconvenienti e dei pericoli oggettivi per la relazione, oltre che per se stessa. La Wolff ritiene che l'Etera e' il genere di donna che puo' portare l'uomo alla separazione dalla propria moglie (e/o dalla madre) perche' lo comprende profondamente, o almeno cosi' gli fa credere, infondendogli quella carica vitale che aveva perduto, tanto da ridargli nuova vita e spingendolo a sperimentare tutte quelle strade che si era precluso per un senso di responsabilita' nei riguardi del proprio entourage familiare. Per certi versi e' cosi' seduttiva da diventare una vera e propria Circe.
la Donna Etera raffigurata in un bassorilievo
Donna Etera - bassorilievo -

Ma il lato positivo di questa donna sta proprio nel rendere grande il suo uomo, nell'appoggiarlo a realizzarsi e del resto e' ormai noto che dietro uomini che hanno raggiunto il successo c'e' sempre la figura di una grande donna Etera, una compagna silenziosa e appartata in pubblico, ma di grande potere e influenza in privato e soprattutto una indefessa sostenitrice delle idee e dei progetti del proprio uomo. Proprio in relazione all'Etera, scrive la Bolen: "Talvolta la donna ha il dono di attirare a se' molti uomini che la considerano la 'donna speciale' ha la capacita' di vedere le loro potenzialita', di credere nei loro sogni e di ispirarli a realizzarli." Questa tipologia e' ascrivibile alla posizione di Venere nei segni d'aria. Infatti la Venere in questo elemento diventa compagna per eccellenza, portando nella relazione l'elemento intellettivo, la capacita' di creare qualcosa d'importante non solo sul piano personale, ma anche e soprattutto su quello sociale.

La Venere nel segno dei Gemelli e' quella che da' una particolare facilita' nel rendere la relazione una vera e propria sfida culturale, un modo di arricchimento e stimolo reciproco a realizzare cose che senza l'aiuto dell'altro non sarebbero mai potute arrivare alla meta. La persona che ha la Venere in Gemelli e' attratta da chi ha una forte determinazione e chiarezza nell'andare avanti e quindi le si rende possibile stimolare e apportare tutta la sua ricca vita intellettiva, tanto da risultare un vero e proprio motore propulsivo alla realizzazione del suo partner, ma di riflesso anche di se stessa, senza pero' il peso delle responsabilita', del rischiare in prima persona.

Per cui il proprio compagno diventa non solo amante, ma anche amico, socio, collega. Mentre coloro che hanno la Venere in Bilancia possono essere l'incarnazione assoluta dell'archetipo dell'Etera, poiche' in loro c'e' quel forte potere seduttivo e quella capacita' di far sentire il proprio partner al centro della loro vita, tanto da subdolamente "obbligarlo" a non deludere e quindi ad attivarsi ad essere sempre al meglio, a dare il massimo, spingendolo cosi all'ambizione e alla realizzazione se non proprio di se stesso, sicuramente di quella parte legata alla sfera sociale e professionale. Infine, la Venere nel segno dell'Acquario porta ad amare e a costruire relazioni basate sul senso di una forte amicizia, di una condivisione comune di un progetto che inizialmente puo' apparire anche utopico, irrealizzabile, ma che solo grazie alla forte determinazione e ostinazione (non dimentichiamoci che si tratta anche di un segno fisso) puo' con il tempo diventare realta'. In genere queste persone sono attratte da partner un po' strani, che escono dai canoni classici e ancor piu' provano una profonda affascinazione dalle loro idee che per quanto assurde possono essere, spesso, proprio grazie al partner, possono essere realizzare e diventare motivo di successo per entrambi.

La terza figura, legata al piano impersonale, e' quella dell'Amazzone. Qui troviamo la donna profondamente indipendente, colei che a differenza dell'Etera non vive alla luce del suo compagno, ma vuole la stessa, se non maggiore, parte di successo e di visibilita' che ha lui e sicuramente non si mettera' mai al suo servizio o comunque in secondo piano affinche' possa realizzare un suo progetto. Queste persone hanno una affettivita' autoreferente, non necessariamente egoistica, ma tutto parte dal loro sistema di valori e quindi anche il proprio modo di amare nasce esclusivamente da quelle modalita' che esse ritengono necessarie al proprio benessere emotivo e di riflesso del proprio partner. In genere e' molto forte in loro la parte maschile, che naturalmente e' molto piu' evidente se si tratta di una donna e in genere hanno un universo mentale ed affettivo simile, se non sovrapponibile, proprio a quello maschile. Sono individui molto indipendenti e non amano i rapporti simbiotici o comunque particolarmente legati da cose in comune, pur sapendo, pero', essere presenti, generosi e disponibili nel momento del bisogno, quando si viene a creare una necessita', sia essa pratica o emotiva, da parte del proprio compagno. Questa forma strutturale e' legata alla posizione di Venere nei segni di Fuoco, la quale in genere da' sempre una forte autonomia psichica e affettiva e una forte capacita' di tuffarsi con estrema passione e una grande dose d'impulsivita' e precipitosita', nelle relazioni interpersonali, siano esse di natura strettamente sentimentale ed erotica che amichevoli.

La Venere nel segno dell'Ariete tende a dare una natura fortemente passionale e impulsiva e una particolare impulsivita', mista a forte impetuosita', che talvolta spinge a vivere piu' le avventure che non i rapporti veri e propri, strutturati e finalizzati ad una stabilita'. In genere e' la passione a fare da padrone nella vita di queste persone e difficilmente si accontentano di rapporti basati su compromessi o che richiedono da subito l'assunzione di responsabilita'; in alcuni casi puo' esserci anche un ingenuo egoismo che puo' portare a rapporti tumultuosi e talvolta interrotti anche bruscamente e di cui non se ne comprende la ragione.

Mentre chi ha Venere nel segno del Leone, di fondo ha una forte generosita', ma spesso interessata, magari semplicemente per fare colpo nella fase iniziale del corteggiamento, oppure finalizzata all'assunzione di potere e privilegi che possono arrivare dallo status del partner. Una volta raggiunta la meta, in genere ci si adagia sugli allori e ben difficilmente si tengono in grande considerazione i bisogni del partner, specie se implicano dei sacrifici o delle semplici rinunce, anche perche' si ha la sensazione che nel rapporto si e' la parte che da' molto di piu' e quindi puo' concedersi dei privilegi di tanto in tanto...

Infine la Venere natale nel Sagittario comporta una profonda curiosita' per tutto cio' che e' diverso da se' e quindi anche a livello relazionale c'e' costantemente il bisogno di sedurre chi apporta questo elemento di estraneita' nella propria vita. Per alcune persone puo' essere la continua ricerca di qualcosa che dietro varie spiegazioni filosofiche non serve altro che a celare il proprio bisogno di liberta' e autonomia al fine di raggiungere piu' agevolmente i propri scopi, ma allo stesso tempo c'e' il forte bisogno di sentirsi continuamente stimolati intellettivamente al fine di poter fare da insegnante nei confronti del partner e mantenere un potere su di esso. Se la Venere in Leone da' la necessita di avere partner sudditi, quella in Sagittario vuole i propri partner dei veri e propri discepoli.

una rappresentazione della Donna Medium
la Donna Medium

Al termine, abbiamo la quarta forma di tipologia psichica che e' costituita dalla donna Medium, che la Wolff subito avverte di non confondere con la donna dotata di poteri paranormali, poiche' ella e' la manifestazione inferiore del tipo, in quanto completamente assorbita dal suo inconscio. Questa donna e' molto percettiva e sensibile e si pone sempre al centro della vita, pur mantenendo un atteggiamento neutrale, ma soprattutto e' sempre immersa nell'atmosfera psicologica della sua epoca e del posto nel quale vive e quindi in profondo contatto con l'inconscio collettivo. Pero' cio' rappresenta un limite per il proprio Io, poiche' l'inconscio collettivo travolge e indebolisce l'Io, rendendola insicura circa le proprie idee e intuizioni., ma tutto cio' non le da' un ancoraggio alla realta' e in alcune occasioni puo' metterla dinanzi al caos piu' totale. Come scrive la Wolff: "Essa puo' essere fonte d'ispirazione per le altre persone e particolarmente per l'uomo, poiche' la donna medianica sente i fondamenti archetipici del suo spirito, li attiva ed in certe condizioni li rappresenta, spesso ella da' corpo al lato impersonale dell'Anima impersonale di lui e lo trascina in un vortice nel quale ella stessa e' travolta." (in Neri, pagg. 56/57).


Poiche' questa donna ha la forte capacita' di "sentire" cio' che nell'altra persona e' ancora inconscio, cio' puo' costituire un forte fattore di sofferenza e distruttivita' anche verso se stessa, poiche' si ritrova a convivere con situazioni che molte volte sono evidenti solo alla sua mente medianica, sensitiva e fortemente percettiva. Sempre la Wolff crede che nell'aspetto positivo della tipologia Medium, questa donna possa essere al servizio: "...di un nuovo spirito del tempo che germoglia, come le prime martiri cristiane o le mistiche del Medioevo. Ai nostri giorni ella puo' diventare grafologa, astrologa, chirologia; nei tempi antichi aveva una funzione sociale come veggente, sibilla, sciamano." (in Neri, pag. 57).

Chiaramente questo tipo di donna non puo' che essere collegata alla posizione di Venere nei segni d'acqua, principio primo dell'intuizione e della medianita' anche e soprattutto a livello affettivo. In genere le persone che hanno questa posizione di Venere nel proprio tema natale sono particolarmente sensibili ed empatiche nei confronti del partner, tanto da sentirne i piu' impercettibili cambiamenti d'umore e facendosene carico e soprattutto lasciandosi fortemente condizionare emotivamente tanto da drammatizzare eccessivamente e rischiando di mettere in serio pericolo la stabilita' del rapporto, se non la relazione stessa, a causa di cambiamenti non ancora pronti ad essere resi coscienti e metabolizzati da parte del partner.

In particolare, quando Venere si trova nel segno del Cancro e' molto probabile che la persona acquisisca una particolare sensibilita' durante il corso della vita nel cogliere al volo, anzi il piu' delle volte in netto anticipo, le esigenze, i bisogni del proprio partner e di realizzarli ancor prima che si manifestino coscientemente, diventando una specie di fata buona a cui pero' e' difficile riconoscere il merito di quanto fatto poiche' il tutto e' avvenuto sempre per via inconscia, mai chiara e definita, o comunque richiesta manifestamente dall'altra persona, tanto da finire con l'apparire poi, qualsiasi cosa si faccia all'interno della relazione, come scontata e dovuta e alimentando cosi', se perpetrata, un senso di frustrazione e rabbia che in alcuni casi genera risentimenti profondi che minano pericolosamente la stabilita' della relazione.

Quando invece Venere si trova nel segno dello Scorpione c'e' la reale possibilita' che la persona tenda a vivere in modo totalmente simbiotico con il partner, sviluppando una vera e propria forma di telepatia, tanto da perdere il confine tra il proprio e l'altro Se' e rischiare cosi' il totale annullamento nell'altro. Il pathos dato dal sentirsi un solo corpo e una sola anima naturalmente comporta un vissuto emotivo profondo, ma anche estremamente pericoloso in quanto non riconosce il bisogno, tanto da parte propria quanto dall'altra parte, di spazi in cui poter stare da soli, di sentirsi liberi e ancora capaci di desiderare il partner. Infatti il vero problema puo' essere costituito dal passare del tempo che comporta in questo avvinghiante abbraccio fusionale la perdita del desiderio dell'altra persona, la perdita di quel particolare mistero che appariva cosi' insondabile e che aveva fortemente attratto il partner verso chi ha la Venere in questa posizione natale.

Infine la Venere nel segno dei Pesci comporta un tipo diverso di attaccamento, molto piu' subdolo e per certi versi vicino a quello che gli psicologi chiamano del "doppio legame". Ossia queste persone tendono a creare un legame doppio, ambiguo con il partner, basato su due linguaggi e comportamenti differenti, a volte anche diametralmente opposti. e' possibile passare da momenti di profonda dedizione e sottomissione ad altri di totale lontananza e imprendibilita', da lasciare esterrefatto anche il piu' poliedrico dei compagni di viaggio.

Del resto la forte nota romantica, capace di intenerire e sciogliere anche il piu' duro dei partner e' uno strumento pericoloso nelle mani di queste persone, le quali hanno sempre bisogno di ritrovarsi coinvolte in struggenti relazioni, ma quando sono ormai paghe di tale pathos, sono anche pronte ad aprire una porta che le porti via lontano, magari in altre avvincenti e forti emozioni. Il detto "in amore vince chi fugge" e' particolarmente vero per questi individui, i quali per poter stare stabilmente in una relazione devono non avere mai la consapevolezza che l'altra persona e' totalmente in loro pugno. In altre parole un po' di sano sadismo, freddezza, indifferenza e' cio' che serve loro per stare stabilmente in una relazione e per consolidarla.

 

leggi anche "Venere nei dodici Segni dello Zodiaco" a cura della Redazione

o

gli altri articoli di Paolo Crimaldi su FISA

 

Paolo Crimaldi

Cancro ascendente Pesci e Luna in Scorpione si e' specializzato, dopo la laurea in Filosofia, in Psicologia umanistico-esistenziale e in Psicosintesi. Studia astrologia da oltre vent'anni, approfondendo il discorso psicologico e karmico-evolutivo al quale e' giunto dopo una lunga collaborazione con l'antropologo e storico delle religioni Alfonso Maria di Nola. I diversi soggiorni in Oriente (India, Nepal, Sri Lanka e Thailandia) gli hanno permesso di approfondire il legame tra astrologia e reincarnazione tramite lo studio delle dottrine buddiste, induiste e Jaina. La sua ricerca in astrologia karmica e' supportata anche dal materiale emerso dalle terapie regressive alle vite passate, il quale gli ha permesso di avere una visione olistica all'approccio reincarnazionalista del tema natale. Dal 1990 dirige una scuola di formazione in Astroterapia, un approccio innovativo all'astrologia e al suo utilizzo nel counseling.




se hai bisogno di aiuto:
 
OCC Live Chat Support

hic manebimus optime - motto di FISA -


fornito da FreeFind