ISAAC NEWTON |
"Nature and Nature's laws lay hid in night. God said: let Newton be! And all was Light"
E' solo un bambino che non ha conosciuto neppure il padre, quando il suo Paese diviene teatro di una battaglia legata alla guerra civile nella quale dissensi religiosi e ribellione politica dividono la popolazione inglese. Dopo un'educazione rudimentale nella scuola locale, viene spedito all'eta' di dodici anni alla King's School di Grantham, dove trova alloggio nella casa di un farmacista di nome Clark. Ed e' proprio grazie alla figlia adottiva di Clark se l'amico e biografo di Newton, William Stukeley, potra' ricostruire alcune caratteristiche del giovane Isaac. Come il suo interesse per il laboratorio di chimica del padre di lei, le sue corse dietro ai topi nel mulino a vento, i giochi con la "lanterna mobile", la meridiana e le invenzioni meccaniche che Isaac costruisce per divertire la graziosa amica. Malgrado poi lei sposi successivamente un'altra persona (mentre lui, schivo e riservato, restera' celibe a vita), la figlia di Clark rimarra' l'unica persona verso la quale Isaac provera' sempre una sorta di vero, romantico, attaccamento. Alla sua nascita, Newton e' l'erede legittimo di una modesta eredita' legata alla fattoria che avrebbe dovuto cominciare ad amministrare una volta divenuto maggiorenne. Diversamente da quanto stabilito a sua insaputa, durante il periodo di prova alla King's School diviene chiaro che l'agricoltura e la pastorizia non sono proprio il suo mestiere. Cosi', nel 1661, all'eta' di 19 anni, entra al Trinity College di Cambridge.
Tornando a Cambridge nel 1667, Newton completa velocemente la sua tesi di master e prosegue intensamente l'elaborazione di un lavoro iniziato a Woolsthorpe. Il suo professore di matematica, Isaac Barrow, e' il primo a riconoscere l'inusuale abilita' di Newton in materia e, quando nel 1669 abbandona il suo incarico per dedicarsi alla teologia, raccomanda il suo pupillo come successore. Newton diventa cosi' professore di matematica all'eta' di 27 anni, rimanendo al Trinity College per altri 27 anni con quel ruolo.
Ma Newton dedica anche una parte considerevole della propria vita allo studio, oltre delle Sacre Scritture, della Qabalah, dell' Astrologia e dell' Alchimia sulla quale scrive migliaia di pagine adottando lo pseudonimo "Jeova Sanctus Unus".
Questi studi, oltre quattromila pagine, non saranno mai pubblicati, pero', perche' tale pratica, riservata agli iniziati, era trasmissibile solo oralmente. E' soltanto del 1936, infatti, il ritrovamento, in una cassa-baule aquistata presso la casa d'aste Sotheby's dall'economista John Maynard Keynes, dei documenti e dei diari opportunamente catalogati e celati dallo scienziato agli occhi della censura religiosa e dell'ortodossia scientifica del suo tempo.
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