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LA VIA COMBUSTA

di Federico Capone

 

Nel "piccolo lessico" dei termini astrologici ho citato in questo modo la via combusta: arco dello zodiaco considerato sfavorevole al transito dei pianeti, secondo una tradizione antichissima". Alcuni astrologi collocano la "via combusta" (o bruciata) dai 13° della Bilancia ai 9° dello Scorpione, altri dai 18° dei Gemelli ai 2° del Cancro.

Questa definizione (riportata nel mio testo), e' stata tratta da alcuni testi di astrologia, fra i quali ne cito soltanto due:

 

1 - "Traite' d'Astrologie Esoterique" 1937 Paris Ed Adyar di Robert Ambelain

L'Autore, traduco dal francese, scrive: "Si chiama "Via Combusta" (Voie brulée) un certo spazio del cerchio zodiacale nel quale le influenze favorevoli dei segni planetari sono molto contrariate e le influenze malefiche dei cattivi aspetti molto aumentate. La Via Combusta s'intende dal 3° Decado dei Gemelli incluso, al 1° Decano del Cancro incluso (esattamente dal 18 grado dei Gemelli al 2° grado del Cancro), per l'emisfero boreale. Essa s'intende dal 3° Decano del Sagittario incluso al 1° Decano del Capricorno incluso per l'emisfero australe (esattamente dal 18° grado del Sagittario al 2° grado del Capricorno".

2 - "Dictionnaire d'Astrologie" Paris 1937 Tome I di Henry Gouchon

L'Autore cosi' si esprime: "Zona dello zodiaco da 13° Bilancia a 9° Scorpione. Quando un pianeta si trova in questa zona la sua azione si trova diminuita o viziata, secondo alcuni autori".

 

Sulla veridicita' di queste asserzioni ne' io, ne' alcuni illustri colleghi, abbiamo trovato fondamento; certamente l'interpretazione di un oroscopo e' gia' cosi' complessa che molti Autori (specie dei secoli scorsi) pur di giustificare il significato di un oroscopo poco rispondente a realta', hanno valorizzato (rispolverandole o creandole di sana pianta) ben altre cose dimostratesi poi completamente errate.Il significato della "Via bruciata" e' molto piu' antico e, prima di escludere ogni studio, ritengo valido il parere datomi recentemente da Volguine sulla necessita' di una ricerca impegnativa di diversi mesi per giungere ad una conclusione valida.

All'inizio del secolo alcuni astrologi, riprendendo le osservazioni del presunto pianeta inframercuriale Vulcano, gia' creduto di notare dal 1700 in poi diverse volte, avrebbero identificato la natura di questo pianeta con l'ultimo decano della Bilancia ed i primi gradi dello Scorpione.

Cio' conforterebbe secondo loro la tradizione, che vuole questo luogo di natura ignea da cui il nome.Gia' da tempo mi ero interessato a questo tema e la "via combusta" mi era parso di identificarla in rapporto a quel nome poetico di "Via lattea" quale fascia chiara ricca di condensazioni simili a nubi, visibile in due diramazioni e che circonda il ciclo stellato nel piano della nostra Galassia. La quantita' enorme di stelle, osservate anche con un piccolo cannocchiale, e' particolarmente manifesta nel cielo boreale tra le costellazioni del Cigno e del Sagittario con estensione verso Ofiuco; una diramazione con minore intensita' e' visibile nei Gemelli.

Nel grafico zodiacale a fianco sono riportate (con colori diversi) le zone indicate dagli autori sopracitati.

Non e' stato neanche possibile accertare se la "via bruciata" avesse come origine una fonte puramente esoterica, la cui simbologia non troverebbe ragione sul giudizio di un oroscopo. D'altra parte un'alta percentuale di nati nelle zone attribuite ai settori combusti, oltre ad avere il Sole, avrebbero in prevalenza anche Mercurio e Venere. Non risulta, pero', che questi soggetti siano accomunati in un destino di maggiori prove.

L'astrologo Antoine de Villon, nato nel 1589, cita gli "aforismi" di Tolomeo il quale, a proposito della "debilita'" dei Pianeti, rileva come prima voce debilitante principale "tutti i pianeti che sono nella via combusta".

le varie via combusta
le varie Via Combusta

L'astrologo Auger Ferrier, medico di Caterina de Medici, intomo al 1550 ha pubblicato uno studio su tale argomento che e' stato commentato in un articolo apparso sui "Cahiers astrologiques" n° 4 del 1938.

Dal 1500 al 1600 molti astrologi si sono occupati di questa "via bruciata" ; solo per citarne qualcuno: il sacerdote italiano Luca Gaurico, astrologo preferito di Caterina de' Medici, Francesco Giuntino di Firenze, Morin de Villefranche, ecc., ma, a parte alcune discordanze sulla zona da attribuire, non sono stati tramandati significati chiari sull'origine.

Il Socio S. Bolla, residente a Lugano, che da oltre un cinquantennio segue ogni pubblicazione astrologica europea, mi invia la traduzione italiana della "via combusta" riportata da un dizionario di termini astrologici pubblicati, nel luglio del 1962, dalla rivista "Astrologischer Auskunftsbogen", la quale cosi' dice: "Via combusta si chiama in astrologia la fascia dello zodiaco da 13° Bilancia a 13° Scorpione: Significato e fonte sono andati persi".

download Effemeridi Giovanni Battista Carello
una pagina dell'opera di G. B. Carello

Prima di trarre conclusioni, voglio riportare la riproduzione originale di un testo capitato poche ore in mie mani. L'Autore e' Giovanni Battista Carello Piacentino; il titolo e' "Le Efemeridi per anni 17 al meridiano della inclita Citta' di Vinegia diligentissimamente calcolate, nella prima parte delle quali si discorrono minutamente molte cose di astrologia", edito in Vinegia anno MDLV. II motivo di questo articolo e' stato dettato dalla spiegazione, probabilmente accettabile, di questo astrologo: cioe' la via combusta "e' compresa fra il grado della "caduta" del Sole (19° Bilancia) ed il grado della "caduta" della Luna (3° Scorpione)".

Prima del 1582 (riforma del Calendario Gregoriano) le effemeridi del Carello che ho consultato (1555-1572) sono basate sul calendario Giuliano, ma la correzione di 10 giorni attuata nella Riforma non corrisponde alla rettifica di 10°, ma soltanto di 6° (19° Bilancia contro 13° Bilancia riportato in vari testi di quell'epoca); in modo inverso si esprime il grado 3° dello Scorpione contro il grado 9° citato da piu' fonti. Appare quindi (vedi grafico proposto sopra) che la "via bruciata" fosse limitata ad un arco di 9°-14° mentre in nod Autori dei secoli successivi (che avrebbero l'un copiato dagli altri) l'arco sarebbe stato di circa 26°.

Si potrebbe dedurre che la "via bruciata" non ha origini ne' esoteriche, ne' astronomiche, ma solo astrologiche in rapporto alla distanza dei gradi di "caduta" dei Luminari. In quanto al termine di "caduta" come opposizione alla "esaltazione" e' anche argomento di discussione tramandateci dal grande Tolomeo, perche' se e' vero per il Sole come costante dispensatore di maggior luce dall' inizio della primavera, non vale per la luna ben incostante nel suo percorso intomo alla fascia zodiacale durante le stagioni. Comunque, se a noi interessa trarre una conclusione ed accettiamo come buono il significato espresso dal Carello (e presumibilmente di molti altri) votiamo contro questa tradizione perche' isterilita da molti elementi di esperienza pur limitata in uno studio professionale ed in tal caso non disdegniamo i cervelli elettronici perche' smentiscano o confermino il valore della "combustione" o della "scottatura" a cui sarebbero soggetti i nati in quel settore dello zodiaco, oppure in esso arco vi siano ubicati piu' pianeti.

E' tempo quindi di rispolverare "cum grano salis" tutta la tradizione tolemaica.

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tratto dal n° 11 di "Linguaggio Astrale" edito dal CIDA

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Federico Capone - cielo di nascita -

Federico Capone deve considerarsi, a pieno titolo, il "padre" dell' Astrologia Italiana. Animato da quell'entusiasmo vero, che contraddistingue le menti non comuni, fonda, nell'ottobre del 1970, il C.I.D.A. (Centro Italiano di Astrologia) attraverso il quale riesce, lontano dal tornaconto e dal protagonismo, a ridare grande dignita' all'Astrologia Italiana in un momento particolarmente difficile che egli stesso definira' "il deserto astrologico italiano". Perito minerario, incontra l'Astrologia nel 1947 che diventa la sua compagna per oltre mezzo secolo.

"Non un' amante o una sibilla, ma un'onesta compagna con limiti umani di cui non bisogna innamorarsi e da cui non bisogna dipendere per non sentire il gusto d'amaro in bocca"

 


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